In questo articolo ti spiego l’ultima possibilità che hai per uscire dai debiti definitivamente anche se ti hanno venduto la casa all’asta
Indice del contenuto
- In questo articolo ti spiego l’ultima possibilità che hai per uscire dai debiti definitivamente anche se ti hanno venduto la casa all’asta
- Le conseguenze di un protesto
- Avere la casa pignorata porta a stress e malumori in famiglia
- Ricomprare la propria casa all’asta
- Ma chi ti fa un prestito se non gli dai la garanzia di poterli restituirli?
- La tua ultima possibilità per uscire dai debiti anche se hai perso la casa all’asta con il piano del consumatore
Ti racconto la storia di Antonio e Maria (Nomi di fantasia per rispetto della privacy).
Questa coppia si era rivolta a me perché stanca di essere braccata dalle banche e da Equitalia per debiti che non potevano più pagare.
Lui un piccolo imprenditore che aveva lavorato anni nel suo settore elettrico e lei impiegata in un’azienda di rivestimenti di divani.
Per anni le cose hanno funzionato e hanno deciso di accendere un mutuo con la banca e comprare la casa dove costruire una famiglia.
Sono arrivati anche i figli che da tanto stavano aspettando.
Per anni la famiglia ha vissuto nella gioia più totale fino a un brutto giorno dove il mondo è cascato sulla testa di Antonio e Maria.
Antonio aveva emesso un assegno con un importo importante per pagare la banca, perché era certo di ricevere un pagamento da un fornitore.
Purtroppo quel pagamento non è mai arrivato e Antonio si è trovato a non poter comprare l’assegno. Lo hanno protestato.
Puoi capire cosa è successo dopo.
Le conseguenze di un protesto
Il piccolo fido da 10 mila euro che gli serviva per lavorare, comprare materiali, pagare il suo dipendente, gli è stato revocato, e così si è ritrovato a piedi.
Ha dovuto licenziare il suo dipendente perché impossibilitato a lavorare.
Da lì in poi si è limitato a fare piccoli lavoretti, poca roba, e le entrate non erano più quelle di prima.
Per poter pagare il mutuo da 1200 euro al mese hanno fatto molti sacrifici dato che Maria aveva uno stipendio da 1300 euro.
Poi le spese per mandare i figli a scuola, vestirli, pagare le bollette, mangiare, la benzina.
Le tasse di Equitalia relative all’impresa di Antonio hanno cominciato ad accumularsi.
La vita stava diventando impossibile da sostenere.
Per un paio di anni si sono arrabattati per tirare a campare fino a che l’azienda di Maria ha cominciato ad andare male e ha chiuso.
Fine della storia!
Da lì i problemi sono diventati seri.
Senza più lo stipendio di Maria, unica certezza, le sole entrate di Antonio bastavano solo per mangiare e pagare le bollette.
Si sono ritrovati con un mutuo non pagato e le rate della macchina.
Hanno cominciato ad andare a chiedere aiuto in giro. Alle banche, alle finanziarie, ma nessuno gli ha dato ascolto.
A ogni porta che si presentavano trovavano un “NO” ad aspettarli.
Avere la casa pignorata porta a stress e malumori in famiglia
L’umore in casa era sempre basso. Si vedeva che si amavano ma la crisi economica stava mettendo i bastoni tra le ruote nel loro rapporto. Stavano sempre a litigare.
Quante notti passate…
- in bianco a cercare soluzioni per evitare il pignoramento della prima casa.
- a piangere pensando a come fare quando la casa sarebbe stata pignorata.
- a litigare sottovoce in cucina mentre i figli dormivano nella loro camerettta totalmente inconsapevoli.
Non riuscivano a trovare il coraggio per dirglielo.
Fino al giorno in cui arriva quella maledetta lettera verde a formalizzare che la prima casa è stata pignorata.
Altra doccia fredda.
In quel momento la loro vita è finita.
Cosa fare? Cercano in internet e arrivano al mio studio
Ci sediamo, parliamo, capisco la loro situazione e decidiamo di intraprendere la strada per sdebitarli con la legge 3/2012 del sovraindebitamento.
Mi mandano le carte per esaminare la situazione e dopo la prima analisi mi rendo conto che è fattibile.
Comunico a loro la notizia che accettano con soddisfazione. Ho proprio sentito un momento di gioia dopo tante lacrime negli ultimi anni.
Ricomprare la propria casa all’asta
Non passa una settimana che ricevo una telefonata da Antonio che mi dice: “Avvocato, ho trovato un amico che mi ha detto che – forse – mi da dei soldi per chiudere tutti i debiti.”
Chiedo se quel “forse” è una certezza o no.
Antonio mi dice che è quasi certo della parola dell’amico.
Gli chiedo
“Ma come farete a restituire i soldi al vostro amico? Non credo farà un atto di beneficienza”
Antonio mi risponde: “Avvocato, lei non capisce. Siamo amici da una vita e credo di potercela fare”.
Mi chiede di interrompere la pratica perché vuole provare ad andare avanti con l’amico e salvare la casa pignorata.
Passano 7 mesi senza sentirlo e un bel giorno mi trovo Antonio e Maria nella sala d’aspetto del mio studio.
Li faccio entrare e le loro facce sono più nere che mai.
Ho già capito cosa è successo ma me lo faccio raccontare.
Ma chi ti fa un prestito se non gli dai la garanzia di poterli restituirli?
Antonio mi spiega che l’amico che doveva dargli dei soldi in realtà non glieli ha mai dati. Anzi, era d’accordo con un’altra persona di comprargli la casa all’asta e rivenderla per ricavarci un profitto.
E così è stato.
Antonio chiedeva in continuazione all’amico i soldi che lui continuava a rimandare promettendogli di andare in banca a parlare.
Prendevano appuntamento col direttore, parlavano e rimanevano con la promessa che da lì a bere sarebbero arrivati i soldi.
In realtà era solo una scusa per far passare tempo e aspettare che il prezzo della casa all’asta scendesse per poi comprarsela.
E così è stato.
Una settimana prima che venissero in studio da me hanno comprato una casa del valore di 300 mila euro per 150 circa.
Antonio e Maria avevano ancora 200 mila euro di residuo di mutuo e con la casa venduta a 150, oltre a perderla, sono rimasti con 50 mila euro di debito residuo.
Quando mi raccontavano questa storia stavano piangendo. Maria mi ha detto che si sarebbero separati da lì a poco. Anche con i figli il rapporto è cambiato.
Adesso vivono con i genitori di Maria.
Maria vive da un’amica e Antonio dorme sul divano nel salotto dei suoi genitori.
Maria non ha mai digerito la decisione del marito di lasciare fare all’amico.
Lei aveva annusato che qualcosa non girava giusto e voleva andare avanti con il sovraindebitamento.
Lei aveva annusato che qualcosa non girava giusto e voleva andare avanti con il sovraindebitamento.
Antonio era certo che avrebbero potuto tenersi la casa grazie ad un gesto generoso che si è poi trasformato in una coltellata alle spalle.
Una famiglia che si amava alla follia distrutta completamente.
Non sai quante lacrime hanno versato in studio chiedendomi di aiutarli.
Ma anche se è passata solo una settimana dall’aggiudicazione della casa in asta non c’è più niente da fare. Ormai è persa!
Qual è la morale di questa storia?
Che a volte si pensa di poter trovare vie veloci e più “comode” rispetto alla via più tortuosa ma che porta davvero alla salvezza.
Si sono aggrappati a parole “finte”. Sono caduti nella trappola di un uomo che gli ha venduto quello che loro volevano sentirsi dire “tenersi la casa”, ma che di fatto si è poi trasformato in un diavolo.
E quanti professionisti o consulenti la fuori mangiano su promesse false giusto per portarsi a casa una consulenza.
Per cui state attenti a chi vi vende cose che sembrano troppo belle per essere vere.
Bisogna affrontare la realtà per quello che è per poter uscire dai debiti legalmente recuperando per sempre la propria vita. invece che rimanere fregati da persone abili con le parole che pensano alle loro tasche.
La tua ultima possibilità per uscire dai debiti anche se hai perso la casa all’asta con il piano del consumatore
Esiste un’ultima cosa da fare.
Anche se non hai più beni per rientrare in liquidazione, c’è la possibilità di chiudere i debiti attraverso il piano del consumatore, una procedura che riguarda i privati e che li può aiutare a chiudere i debiti legalmente stralciando tutta la cifra con un importo rateizzato.
Se non sai di cosa si tratta ho preparato una serie di video che te lo spiegano in dettaglio.
Clicca qui per guardarli.
Non aspettare che sia troppo tardi per risolvere i tuoi problemi di debito. Ora esiste una vera opportunità che ti permette di ricominciare una nuova vita!
Avvocato Monica Pagano
Basta una semplice telefonata.