Quando è consigliato appoggiarsi alla legge salva debiti per liberarsi da banche, Equitalia e da tutti i debiti?
Indice del contenuto
- Quando è consigliato appoggiarsi alla legge salva debiti per liberarsi da banche, Equitalia e da tutti i debiti?
- Come funziona la legge salva debiti?
- Per grandi debiti aziendali, la legge salva debiti è un’opportunità da considerare
- La legge salva debiti può farmi uscire dai debiti e dalle preoccupazioni?
- Crisi da sovraindebitamento: ma può davvero aiutarmi la legge salva debiti?
- Perché affidarsi alla legge salva debiti per accedere all’esdebitazione
- Come funziona e come posso accedere alla Legge salva debiti per la procedura di liquidazione?
- Attenzione alle cause di inammissibilità alla legge salva debiti
La storia di Mario (NDF) inizia sotto i migliori auspici, in un Paese dove oggi, prima di azzardare, è meglio se ti fai “due conti”. La sua esperienza è quella di tanti altri che credono nel principio fondante dell’economia: il lavoro, ma costretti poi a ricredersi, perché proprio dal tentativo di costruire un lavoro scaturiscono alcuni dei loro più grandi problemi:
- debiti e dissesti finanziari;
- ipoteche giudiziarie e pignoramenti;
- non poter accedere al credito;
- problemi familiari;
- divorzi;
- depressione;
- frustrazione;
- senso di fallimento personale.
Come funziona la legge salva debiti?
Anche nota come legge sul sovraindebitamento, o legge 3/2012, sta diventando sempre più protagonista nelle aule dei tribunali, appellata per sciogliere il nodo intricato delle pesanti condizioni debitorie.
Alla luce di un fenomeno che sembra inarrestabile, quello della crisi economica in pianta stabile, in molti se lo chiedono se conviene davvero aprire un’attività, oppure se è meglio spendere le proprie conoscenze come impiegato, senza rischi né responsabilità. Lo stesso acquisto di una casa, sebbene rincorso da tutti, di questi tempi può creare molte perplessità perché “se perdo il lavoro, come faccio a pagare le rate del mutuo?” Domanda legittima.
La perdita del lavoro e la fine di un’attività accadono purtroppo molto più di quanto immaginiamo, lasciando persone e famiglie intere letteralmente “in mutande”, senza alcun sostegno, pieni di debiti e con pignoramento di beni mobili e immobili.
In molti casi, l’esito della vicenda è meno complicato di quanto possa apparire quando siamo nel mezzo della confusione totale, tartassati dalle telefonate dei creditori, delle agenzie di recupero crediti, e dall’insonnia notturna.
In qualche altro, invece, bisogna esaminare la questione più a fondo e trattarla con la massima cautela. In entrambe le circostanze, è il caso di agire rapidamente per evitare di vedersi portar via la casa, ma anche tutto quello che può essere pignorabile fintantoché non riesci a coprire i debiti.
Per grandi debiti aziendali, la legge salva debiti è un’opportunità da considerare
Nelle circostanze più critiche, quelle ad esempio legate alla crisi da sovraindebitamento, per pagare somme elevate per mezzo della liquidazione dell’attivo. In questa eventualità, si richiede quindi una procedura di liquidazione del patrimonio per vendere i propri beni e pagare i debiti contratti.
Un’attività di famiglia finisce per chiudere con debiti residui da sanare
Fallire per un errore di valutazione, inesperienza, o per colpa di circostanze esterne… poco importa. In ogni caso, la conclusione del fallimento è la stessa: la perdita. Prima di sperimentarne gli effetti concreti, l’ombra della perdita si affaccia nell’animo come un’idea astratta, insidiosa e frustrante. Un’idea che solo a pensarci riesce a smuovere uno dei sentimenti più invalidanti di tutti, la paura.
La paura della perdita, spesso, paralizza e inibisce persino le iniziative più ammirevoli, promettenti, affidabili. Anche nelle persone più temerarie. Sì, perché la perdita è una delle paure più ancestrali e temute che possano esistere sin dai tempi della prima specie umana. All’epoca, la posta in gioco erano cibo, acqua, riparo, tutto ciò che era necessario ad assicurare la sopravvivenza. Parliamo di milioni di anni fa.
Oggi il paradigma resta esattamente lo stesso, quello che è capace di scatenare la perdita è intollerabile sia alla psiche che all’animo, quel senso di sicurezza resta inviolabile per tutti noi, anche se sono altre le cose che temiamo di perdere. Oggi, in ballo ci sono i beni accumulati negli anni, con fatica, investimenti e rischi: l’azienda, la casa, lo stipendio, la pensione… Insomma, tutto ciò che rischiamo di perdere se qualcosa va storto.
I rischi li corriamo malgrado la paura, perché se è vero che le emozioni più forti sono legate al senso di conservazione, è altrettanto vero che le stesse emozioni vengono pungolate anche dal desiderio di esplorare, conquistare e ottenere maggiore soddisfazione per sé e per la propria famiglia. Piuttosto antichi, infatti, sono anche l’impulso ad espandersi e il bisogno di creare nuove possibilità.
La legge salva debiti può farmi uscire dai debiti e dalle preoccupazioni?
Questi sono i sentimenti che spingono anche Mario ad avviare la sua attività di bar ristorazione insieme ai genitori e alla compagna (oggi ex), nel mese di febbraio dell’anno 2013. La ditta S.a.S. di Mario nasce dalla passione, dalla conoscenza e dal coraggio di un uomo circondato dall’affetto e dall’amore di persone motivate come lui, che uniscono le forze per toccare meta tutti insieme.
Dopo qualche tempo, però, altre influenze deragliano il corso degli eventi. E purtroppo nel turbinio dei debiti finisce anche l’attività di ristorazione di Mario, costretta a chiudere in una condizione critica di sovraindebitamento.
L’esperienza del fallimento e della conseguente perdita, Mario la vive sulla propria pelle e se ne deve far carico con tutti gli extra, ossia con quella sensazione spossante di aver danneggiato se stesso ma anche la sua famiglia. Non è direttamente responsabile dell’insuccesso, chi vorrebbe mai vivere una simile esperienza, ma nonostante questa consapevolezza il suo equilibrio risente pesantemente della delusione e della vergogna sia per la sconfitta morale, sia per le conseguenze finanziarie.
La sua paura è ormai un dato di fatto, non più solo un’idea. La perdita è un’esperienza viva, non un’ombra temuta. I debiti sono tanti e il dubbio di agire in qualsiasi direzione lo tiene sveglio di notte e inquieto durante il giorno.
È a questo punto che incontriamo Mario che ci racconta la sua storia con apprensione e quel che resta di una rabbia comprensibile, ormai sbiadita dalla stanchezza.
Crisi da sovraindebitamento: ma può davvero aiutarmi la legge salva debiti?
Non è semplice prendere iniziative in questi frangenti. Sai che esiste una legge salva debiti, una legge che salva i debitori dalla lingue di fuoco dei creditori; una legge che ti toglie dal guaio del sovraindebitamento.
Nel trambusto e nella fretta di raccogliere informazioni e risolvere, è facile cadere nell’errore di credere che sia tutto “una causa ed un effetto”. Ti imbatti in contenuti poco chiari o, peggio ancora, in persone poco esperte con il rischio di fare un’altra esperienza forte, quella della contraddizione di una legge che sembra fatta apposta per te, ma che all’atto pratico non funziona, non risolve il tuo caso.
Quella legge che se in teoria non concorda con i fatti… tanto peggio per i fatti! (Hegel, filosofo tedesco dell’800).
È così che si perde fiducia nella legislatura e nel diritto. Non per il vizio perverso di diffidare per principio, o per chissà quale errore giuridico di fondo.
Possono capitare, certo, anche questi, ma spesso all’origine dell’insuccesso per inapplicabilità della legge c’è la non conoscenza e la mancanza di specializzazione del professionista incaricato a far valere quella legge. Perché se la legge si conosce, allora si può adoperare per farla anche funzionare.
Perché affidarsi alla legge salva debiti per accedere all’esdebitazione
In realtà, la legge 3/2012 sul sovraindebitamento può fare una grande differenza quando e se applicata nelle circostanze più opportune e con una ratio precisa.
La vicenda di Mario dimostra chiaramente come esdebitarsi
Con il profitto ricavato dalla vendita della società, avvenuta il 29 gennaio 2015, riesce a muovere i primi passi decisivi verso la risoluzione del suo caso di sovraindebitamento:
- sana le perdite subite a causa del fallimento
- estingue il debito ancora in essere con il precedente proprietario
- salda i canoni di affitto insoluti.
L’esdebitazione è un risultato degno di nota, è quello che otteniamo in seguito all’avvio della procedura liquidatoria per accedere al piano di esdebitazione, come previsto dalla legge salva debiti.
Il giudice accoglie la nostra istanza e, nonostante si tratti di procedura liquidatoria, concede a Mario di utilizzare l’automobile per andare a lavoro per tutta la durata della procedura liquidatoria.
In pratica, si procederà alla liquidazione del mezzo solo alla fine dei 4 anni.
E ordina il pagamento di 300 euro mensili per il risanamento di tutto il debiti per un periodo minimo di 4 anni.
E questo per Mario è un esito molto importante, perché da febbraio 2018 lavora presso una multinazionale con un contratto a tempo indeterminato, e può quindi spostarsi senza rinunciare al suo mezzo.
Come funziona e come posso accedere alla Legge salva debiti per la procedura di liquidazione?
La procedura di liquidazione del patrimonio si avvia presentando domanda agli Organismi di Composizione della Crisi (O.C.C.), domanda che il giudice può accogliere o respingere. La liquidazione del patrimonio prevede una valutazione e vendita di beni mobili e immobili, al fine di sanare tutti o parte dei debiti contratti e di raggiungere l’esdebitazione.
All’omologa della liquidazione del patrimonio da parte del giudice deve seguire il consenso delle banche, nel caso in cui vi fossero iscrizioni di ipoteche giudiziarie.
Attenzione alle cause di inammissibilità alla legge salva debiti
Come abbiamo più volte ribadito, per accedere alla legge salva debiti è necessario conoscere i requisiti di ammissibilità e le cause di inammissibilità. Infatti, in presenza di queste 7 condizioni la domanda viene respinta:
- se si sono commessi atti in frode negli ultimi 5 anni
- se si è incompatibili con la procedura prevista dalla norma
- se si ha già usufruito di procedure per sovraindebitamento nei cinque anni precedenti
- se la documentazione necessaria è incompleta
- se manca l’allegato “Inventario”
- se priva della relazione dettagliata a cura dell’O.C.C.
- se non ci sono elementi sufficienti per avere un quadro chiaro e completo della condizione patrimoniale ed economica del debitore.
Anche i requisiti richiesti per accedere alla legge 3/2012 sono soggetti ad attenta e rigorosa valutazione. Per questa ragione è fondamentale affidarsi a professionisti esperti della legge salva debiti, delle procedure e modalità per accedervi e della compilazione della domanda.
Leggi cosa dicono di me i giornali.
Se stai subendo una crisi di sovraindebitamento, e vuoi avviare una procedura di liquidazione come previsto dalla legge 3/2012 e
liberarti finalmente di tutti i debiti e aiutare le persone che hanno garantito per te a non perdere la loro casa,
contattaci al numero verde per spiegarci il tuo problema.
1 Commento. Nuovo commento
io ho già perso la casa venduta all’asta, non ho più niente, vivo in un mini appartamento e faccio fatica anche a fare la spesa e sono ancora in debito con la banca, per non parlare di mia figlia a cui non posso comprare nemmeno i libri per la scuola e nessuno mi aiuta. Dove li trovo i soldi per sanare i debiti?
Mi potete aiutare o mi butto anch’io giù da un ponte?