I debiti ammazzano le persone. La legge sul sovraindebitamento ammazza i debiti.
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E’ una calda giornata di Maggio quando Luca (nome di fantasia per tutelare la sua privacy), dopo essersi rivolto al nostro studio per uscire da una situazione di sovraindebitamento, si risveglia dall’incubo dei debiti sano e salvo e ritorna a vivere quella sua dolce vita fatta di dormite profonde, risate e cene spensierate con gli amici.
I debiti sono un incubo. Non mollano la presa al collo di tante persone e stringono talmente forte che, molte di loro, decidono di compiere gesti sconsiderati. Non fanno vivere bene e creano dissapori all’interno della famiglia, fino a distruggerla.
Luca, è caduto nel sovraindebitamento per colpa della perdita del lavoro.
Molte volte sento criticare le persone che non pagano i loro impegni, ma prima di muovere un giudizio si dovrebbe conoscere a fondo la storia. Io ne ascolto tante e ti garantisco che, nella quasi totalità dei casi, non c’è colpa.
Che colpa può avere una persona che perde il lavoro ed è costretta a scegliere se pagare il mutuo o dare da mangiare alla sua famiglia?
Sono da giudicare una madre e un padre che pensano prima al sostentamento della famiglia? Non credo proprio.
Se fossimo nelle stesse condizioni, tutti, io stessa, reagirei in questo modo, perché amo i miei figli e voglio proteggerli.
Scusa per questo sfogo.
Ma torniamo a Luca.
I suoi debiti iniziano a tormentarlo nel 2007 quando l’insufficiente capacità reddituale come libero professionista lo mette in ginocchio. E da quel giorno non è più riuscito ad alzarsi.
I debiti spaccano le famiglie
Fino al punto che, quei debiti, mandano a gambe all’aria il suo rapporto con la moglie. Troppi litigi, troppa pressione a causa delle lettere di sollecito e delle telefonate che ti mettono l’etichetta da delinquente.
La storia di Luca ricorda quella di tanti.
Nel 1999 compra una bella casa stipulando, insieme alla moglie, un mutuo fondiario cointestato che estingue nel 2005 mediante un secondo finanziamento (sempre cointestato) del valore di 150 mila euro.
L’intento era quello di coprire il residuo del mutuo e, al contempo, saldare qualche altro debito pregresso.
A garanzia del contratto, quella stessa casa sulla quale viene iscritta un’ipoteca del valore di 375 mila euro.
Quando ci si innamora si crede che sarà per sempre.
Peccato che a volte il tempo porti via con sé anche i sentimenti e, dopo l’ennesima sfuriata per colpa del non sapere come andare avanti, Luca e sua moglie decidono di separarsi.
I divorzi non sono mai facili, specie quando hai due bambini.
Dopo il divorzio la vita di Luca subisce un lento declino.
Trovarsi da un giorno all’altro in un appartamento in affitto, cenare in solitudine in un tavolo apparecchiato solo per uno, non poter rimboccare le coperte ai tuoi figli prima di andare a dormire… quale uomo ne uscirebbe indenne?
Per non parlare poi dell’aspetto economico.
Oltre ai 1000 euro mensili per il mantenimento per la moglie ed i figli, Luca deve:
- Far fronte al canone di locazione dell’appartamento in cui si è trasferito;
- Provvedere al pagamento della sua quota del mutuo per la casa coniugale;
- Saldare le pendenze nei confronti dell’erario.
Il tutto tramite un reddito instabile, frutto del suo lavoro come agente nel settore leasing.
Com’è andata?
Quando i soldi non bastano non ti rimane altro che stilare una lista delle priorità e decidere cosa lasciare indietro.
Nel caso di un padre la precedenza va a garantire un pasto caldo ai figli mentre tutto il resto passa in secondo piano. “Ci penserò domani” ti dici. Poi “domani” arriva e tu sei esattamente nella stessa situazione.
E non puoi farci nulla se i debiti si accumulano e tu ti provi sulle spalle il fardello di quasi mezzo milione di euro.
- E’ inevitabile sentirsi smarriti;
- E’ normale avere paura;
- E’ naturale aver perso fiducia nel futuro e nelle persone.
Luca aveva smesso di dormire e le sue notti erano sempre più lunghe.
Si sentiva impotente per non riuscire a garantire ai suoi figli il futuro che meritano e temeva che, col tempo, loro avrebbero perso la fiducia e stima nei suoi confronti.
Quale padre andrebbe fiero di non riuscire a provvedere ai propri figli?
Probabilmente nessuno.
Di certo non Luca; un padre che, nonostante darebbe la vita per i suoi bambini, si è trovato in una situazione debitoria più grande di lui.
Il fondo l’ha toccato quando, il mancato pagamento delle rate del mutuo, ha portato al pignoramento della casa coniugale e la conseguente vendita all’asta.
Si tende a credere che, se hai minori a carico, non ti porteranno via la casa ma, purtroppo, la realtà è ben diversa.
Se non riesci a pagare le rate del mutuo la banca avvia il pignoramento e ti vende la casa. Non c’è figlio, anziano o disabile che possa evitare questo. La legge è molto chiara a riguardo.
E’ giusto? Sicuramente no, ma non possiamo farci nulla.
Tutto ciò che possiamo fare è affrontare la situazione per capire come uscirne indenni.
Come ha fatto Luca che si è messo a cercare se esiste una soluzione ai debiti.
Conoscere la legge 3 sul sovraindebitamento
Voleva un legale esperto in materia che, un passo alla volta, lo aiutasse a riprendersi quella vita che i debiti gli avevano rubato ingiustamente.
Ha contattato il nostro studio, ci ha raccontato la sua storia, mostrato la documentazione e messo la sua fiducia nelle nostre mani.
Per lui, ed insieme a lui, abbiamo creato un piano che si adattasse alla sua attività di agente plurimandatario per conto di una s.r.l., mettendo a disposizione dei creditori:
- Parte di una somma ereditata, del valore di 3 mila euro da versare entro un anno dall’apertura della pratica;
- Una provvista mensile di 100 euro con una durata quattro anni per un totale di 4800 euro;
- Il versamento annuale, alla scadenza della presentazione della dichiarazione dei redditi relativo al periodo di imposta precedente, dell’eccedenza fra 1200 euro e il suo reddito, al netto di quanto già versato durante il periodo di imposta oggetto di dichiarazione, delle spese fisse per esigenze familiari e delle imposte e contributi previdenziali.
Guarda l’omologa del Tribunale di Brescia:
In questa immagine puoi leggere la parte in cui il giudice dichiara aperta la procedura di liquidazione del patrimonio:
Questo vuol dire che, grazie alla legge 3 sul sovraindebitamento, alla fine dei 4 anni, Luca potrà chiudere tutti i debiti.
Cosa significa questo per Luca?
Che oggi è sereno e sorridente. Non vive più quel senso di oppressione che per anni lo ha accompagnato a letto. Non ha più quell’amaro in bocca.
- È sereno perché sa che è sulla via giusta per la nuova vita che lo attende a braccia aperte.
- Si sente nuovamente un uomo libero.
- Libero dalle paure.
- Libero di guardare con fiducia al futuro.
Se anche tu vuoi salvarti dalla pressione e dalle conseguenze dei debiti, contattaci adesso a info@leggesovraindebitamento.it
Avv. Monica Pagano