La Legge 3 2012 permette di chiudere i debiti legalmente
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Quanto sarebbe bello avere una sfera di cristallo da consultare ogni volta che dobbiamo prendere una decisione importante?
Non per sapere tutto ciò che accadrà nel nostro futuro (sai che noia!) ma per evitare di fare scelte sbagliate.
Prendere delle decisioni che, per un motivo o per un altro, rischiano di compromettere la nostra felicità e quella dei nostri cari.
E quante cose cambieremmo se potessimo tornare indietro?
- Una firma per la costituzione di una società di persone;
- L’apertura della nostra prima attività;
- L’acquisto di una casa;
- Il finanziamento per l’auto dei nostri sogni;
- Un investimento;
- Una firma di garanzia per aiutare un parente o un amico in difficoltà…
Un grande entusiasmo iniziale ed un’infinita amarezza quando ci si rende conto che la realtà è ben diversa da come la si era immaginata.
La storia è quasi sempre la stessa. Si apre una piccola azienda, si compra una casa, si fa un finanziamento di qualsiasi tipo, solo e semplicemente per migliorare, meritatamente, la qualità della nostra vita.
E se, dopo aver versato tanto sudore, le cose iniziano ad andare male, finisce che ci sentiamo sopraffatti, delusi, arrabbiati.
La Legge 3 2012 ti solleva dalle colpe dei debiti
E capisco i miei clienti ogni volta che, seduti nel mio studio, con gli occhi pieni di tristezza mi dicono “Avvocato, se solo potessi tornare indietro…”.
Vorrei veramente che:
- si potesse cliccare un tasto “riavvolgi” e riportarli appena prima di quella decisione;
- non avessero mai dovuto provare tutta quella sofferenza;
- non si fossero sentiti falliti o in difetto solo per una scelta che si è rivelata poi essere sbagliata;
- la vita per loro non fosse stata così dura…
Ma non posso.
Ciò che però posso, e non mi stancherò mai di fare, è schierarmi dalla parte delle persone in difficoltà a causa dei debiti e lottare, con tutti i mezzi a mia disposizione, per aiutarle a ritrovare la speranza nel futuro.
Perché anche se un tasto “riavvolgi” non esiste, grazie all’esperienza maturata in tante pratiche e centinaia di battaglie legali vinte, posso realmente portare le persone a quella vita felice prima che i debiti spegnessero il sorriso sulle loro bocche e riempissero la loro vita di preoccupazioni, rinunce, litigi.
Grazie alla Legge 3 2012 una famiglia di Pavia ha vinto la sua battaglia
A questo proposito vorrei infatti raccontarti di una coppia di Pavia che, a fronte di una situazione debitoria esagerata (il debito complessivo superava il milione di euro), si è rivolta allo Studio Pagano per avviare la procedura con la Legge 3 2012.
Alessio e Monica (nomi di fantasia per proteggere la loro privacy) hanno sempre avuto la sensazione che la vita avesse in serbo per loro qualcosa di speciale e che prima o poi quel momento sarebbe arrivato.
Per questo motivo, quando si è presentata l’occasione di prendere in gestione un’area di servizio con distributore di carburante, bar e autolavaggio, hanno creduto che fosse il segno che stavano aspettando e ci si sono buttati a capofitto.
La loro “avventura imprenditoriale” ha quindi inizio nel 2005 quando Alessio varca la soglia dello studio notarile e, insieme al fratello, firma per la costituzione della s.n.c. che gli avrebbe permesso di garantire un futuro sereno alle loro famiglie.
Se solo avesse saputo cosa lo aspettava dopo…
I presupposti per il successo sembravano esserci tutti. Per i primi tre anni Alessio ed il fratello si occupano solo del bar e nel 2008, quando Monica prende il posto del cognato, la gestione include anche il distributore di carburante e l’autolavaggio. Il contratto prevedeva da un lato la gestione diretta da parte di un’importante compagnia petrolifera che garantiva uno stipendio ai coniugi e ai tre dipendenti e dall’altro una fideiussione bancaria di 50 mila euro da parte della s.n.c. .
Gli affari procedevano bene e Monica e Alessio sentono di essere sulla giusta strada. Grazie al duro lavoro nella stazione di servizio, non solo avrebbero garantito un futuro sereno alla loro bambina ma un giorno, chissà, forse si sarebbero potuti concedere anche quel viaggio che sognavano da tanto.
Peccato che ogni volta che le cose sembrano andare secondo i piani, ecco che il destino sembra volersi fare beffe di noi e della nostra felicità. E ci mette di fronte a muri talmente alti che sembrano insormontabili.
La speranza si racchiude nella Legge
Per Monica e Alessio i problemi sono iniziati quando la compagnia ha deciso di modificare il contratto, affidando loro la gestione diretta dell’area di servizio.
La chiusura contabile d’esercizio prevedeva un credito a favore della coppia di 3 mila euro che avrebbero dovuto essere corrisposti mediante un bonifico bancario.
Bonifico che non solo non è mai arrivato ma che è stato rimpiazzato da una richiesta di 62 mila euro per i quali la compagnia petrolifera ha richiesto alla banca dei coniugi di rispondere per i 50 mila euro di fideiussione.
La motivazione? A detta della controparte si trattava dei proventi delle vendite che la coppia non aveva versato.
Inutile provare ad esprimere a parole come si sono sentiti Monica e Alessio…
La soddisfazione nel vincere i debiti con la Legge 3
Prima stupore, dubbio ed incertezza. Poi una grande, grandissima rabbia.
Non solo non gli sarebbe stato corrisposto quanto spettava, ma ora la richiesta di 62 mila euro li metteva in seria difficoltà con la banca.
Sapendo di essere nel giusto hanno quindi fatto ricorso in Tribunale per evitare che la compagnia petrolifera mettesse le mani sui 50 mila euro della fideiussione e, dato che la controparte non si è mai presentata, tale richiesta è stata accolta. Il problema è che, da questo punto in poi, la fideiussione viene congelata ed i coniugi non possono più contare sul sostegno della banca.
Come si può sperare che un’attività funzioni se la banca non è disposta ad appoggiarti?
Il disguido taglia quindi le gambe alla s.n.c. che, per andare avanti, si vede costretta a chiedere il sostegno di amici e parenti ed alcuni fidi da parte di altri istituti di credito. E, giorno dopo giorno, tutto diventa confuso, incerto e sconvolgente.
Gli affari iniziano ad andare male a tal punto che, non solo non riescono più a far fronte ad i costi per l’attività e per il mutuo per la casa, ma faticano addirittura a garantirsi i beni di prima necessità.
Le vere ripercussioni dei debiti
E come si sente un genitore quando è costretto a dire l’ennesimo NO alla sua bambina…
- quando ti chiede se può partecipare alla gita di classe?
- se ti chiede anche lei, come tutte le sue amiche, se può avere i jeans di una determinata marca?
- quando vorrebbe uscire a mangiare una pizza con gli amici?
- No, per questo… no, per quello… e ad ogni no ti sembra quasi che lei si allontani di un passo da te.
I soldi non bastano mai ed i coniugi si vedono costretti ad affiancare all’attività imprenditoriale con altre mansioni che gli permettano di incrementare le entrate. Alessio lavora quindi come agente di commercio mentre Monica trova un impiego come segretaria.
Sarebbe bello poterti dire che tutti questi loro sforzi siano stati ripagati e che sulla loro attività sia tornato il sereno.
Ma mentirei.
Perché ad un certo punto si sono stancati di lottare ed hanno dovuto accettare la realtà delle cose. Non importa quanto impegno ci mettessero, non importa quanto lavorassero. La loro situazione non faceva che peggiorare e l’unica soluzione plausibile era rinunciare una volta e per tutte al loro sogno imprenditoriale.
Così nel 2011 la s.n.c. viene messa in liquidazione per poi essere cancellata dal registro delle imprese nel 2018.
Purtroppo quando sei titolare di un’azienda e l’attività va male, i problemi iniziano ad intaccare anche la sfera privata facendoti sprofondare sempre di più.
Cosa succede ai garanti se non apri una procedura con la Legge 3?
Ed è proprio questa una delle ragioni che impediva a Monica di dormire la notte e faceva sobbalzare Alessio ogni volta che il telefono squillava. Sapevano che gioco c’era molto di più ma non avevano idea di come uscire da quella morsa dei debiti.
Quei maledetti debiti stavano sgretolando le loro vite e, come se non bastasse, avrebbero finito per sgretolare anche quella delle loro famiglie. Come avrebbero potuto accettarlo? E, nel contempo, come avrebbero potuto impedirlo?
E se familiari, amici e parenti hanno cercato di aiutarti prestando garanzie, finisce che lo porti a fondo con te.
I genitori di entrambi avevano lavorato sodo tutta la vita e, com’è normale che sia, quando i figli hanno avuto bisogno, non si sono tirati indietro.
E quante volte hanno dimostrato il loro amore ponendo ciò che da fuori poteva sembrare solo una semplice firma:
- Nel 2009, prestando una fideiussione a favore della s.n.c. per un credito di 120 mila euro e per il quale rilasciavano un’ipoteca volontaria su un immobile di loro proprietà e che oggi è stato sottoposto a pignoramento;
- Nel 2010 per il contratto di acquisto di acquisto della prima casa di Alessio e Monica che verrà poi pignorata e venduta all’asta;
- Nel 2011 quando Alessio aveva bisogno di un garante (oltre al fratello) per stipulare un piano di rientro con la banca per risanare lo scoperto del contro della s.n.c. e per il quale avevano ipotecato un immobile di cui possedevano tutti delle quote. Immobile che verrà in seguito pignorato;
Ed ora, per quell’amore dimostrato ai figli, rischiavano di perdere anche la loro casa e tutti i loro risparmi…
Figli che, come marinai su una barca troppo piccola, cercavano di non naufragare in un mare di squali in mezzo alla tempesta dei debiti.
La legge 3 del 2012 diventa la vera soluzione ai debiti
Fortuna vuole che un giorno Alessio e Monica sono venuti a conoscenza dello Studio Pagano.
Quando sono entrati per la prima volta nel mio studio, i loro volti erano quelli di chi non dorme da giorni e gli occhi quelli di chi ha ormai perso ogni speranza.
La loro situazione – oltre ai debiti per i quali i genitori di entrambi avevano garantito – era la seguente.
Debiti di:
- oltre 100 mila euro (esclusi gli interessi per lo scoperto del conto) nei confronti della vecchia banca;
- 30 mila euro con un altro istituto di credito (che i coniugi hanno sempre continuato a pagare mediante rate da 200 euro);
- 5 mila con una finanziaria;
- 214 mila euro nei confronti dell’agenzia delle entrate (200 mila a nome di Alessio e 14 mila a nome di Monica).
Un arretrato importante che, nella sua totalità, arrivava a superare il milione di euro.
Se c’è una cosa che allo Studio Pagano non fa assolutamente paura sono le sfide, e per questo ci siamo sin da subito messi al lavoro per creare, insieme ai nostri clienti e sulla base delle loro possibilità, un progetto strategico che gli avrebbe permesso di salvarsi dai debiti e tornare alla loro vita prima che questo incubo iniziasse.
Come abbiamo imbastito la procedura
Grazie alla legge 3 2012, procedura di Sovraindebitamento abbiamo creato due piani (uno per Alessio ed uno per Monica) che mettono a disposizione dei creditori:
Per Alessio:
- La cessione delle sue quote degli immobili a un acquirente già individuato;
- Il subentro nelle procedure esecutive pendenti nei suoi confronti e nei confronti del padre e del fratello aventi per oggetto gli immobili di loro proprietà pro quota;
- L’intervento nella procedura esecutiva immobiliare volto al recupero della somma di sua competenza quale ex proprietario della quota di ½ dell’immobile;
- La non opponibilità del pignoramento presso terzi ottenuto da una S.p.A. pari al 1/5 della retribuzione;
- Il versamento di una somma mensile pari ad euro 200,00 del proprio reddito medio conseguito dalla propria attività di lavoratore subordinato, al netto di quanto necessario per la propria sussistenza, per tutta la durata della procedura;
- Il riscatto anticipato della somma maturata nel Fondo Pensione.
Per Monica:
- Tutti i propri averi, i redditi ed eventuali altre entrate future per un periodo di quattro anni dalla data di apertura del procedimento di liquidazione.
- Il versamento di una somma mensile pari ad euro 150,00 del proprio reddito medio conseguito dall’attività di lavoratore subordinato, al netto di quanto necessario per la propria sussistenza, per tutta la durata della procedura.
Il piano proponeva il pagamento in 4 anni di una somma pari a 80 mila euro e lo stralcio, alla fine della procedura, del restante debito.
80 mila euro a fronte di oltre un milione e siamo riusciti ad ottenere l’omoliga del giudice.
Guarda tu stesso il decreto del Tribunale di Pavia.
Questo cosa vuol dire?
Grazie alla legge 3 del 2012, i coniugi sono finalmente tornati a vivere
Non solo hanno salvato il loro futuro e quello della figlia ma bensì anche quello delle persone che, nonostante le mille difficoltà, non hanno mai smesso di dimostrargli il loro amore e il loro supporto.
Un caso come quello di Monica ed Alessio non capita tutti i giorni ma dimostra che, per quanto la situazione possa sembrare disperata, avere alle spalle uno studio competente e preparato, può veramente aiutarti a mettere fine all’incubo dei debiti.
Anche la stampa si è interessata a questo caso ed ha pubblicato l’articolo che puoi leggere qui sotto.
Qual è la motivazione di questa storia a lieto fine?
- No, non è la voglia di costruire un futuro sereno per la propria figlia.
- Non è l’importanza di avere al proprio fianco dei professionisti che con passione cercano di risolvere anche i casi più impossibili.
- E nemmeno i problemi che possono nascere per una serie di sfortunati eventi.
Il filo conduttore in questo caso, è l’amore.
L’amore che due famiglie (sia quella di Monica che di Alessio) hanno dimostrato per i loro figli (o fratelli) supportandoli in ogni momento e standogli accanto in ogni difficoltà.
Lo stesso amore che Monica e Alessio hanno dimostrato per le proprie famiglie avvalendosi della procedura di sovraindebitamento della Legge 3 2012 e togliendo anche dai loro cuori il fardello dei debiti.
Perché, oltre alla mera questione economica se:
- un figlio non è sereno;
- non riesce a dormire la notte;
- è sempre agitato ed inquieto;
- nei suoi occhi leggi solo la paura e la preoccupazione;
- vedi che mette tutto sé stesso in un progetto che si rivela essere poi il suo aguzzino…
… un genitore non può far finta di niente e finisce che, tutte quelle emozioni, diventano anche le sue.
Uscire definitivamente dai debiti e goderne i vantaggi
Se anche tu sei caduto nella morsa dei debiti ed hai paura che i tuoi problemi ricadano anche sulla tua famiglia o sugli amici che hanno cercato di aiutarti, non aspettare un momento di più.
Grazie alla legge 3 del 2012 e allo Studio Pagano puoi finalmente toglierti un peso dal cuore e tornare a quella vita leggera e felice di un tempo, senza più:
- timori;
- ansie;
- notti in bianco;
- vergogna.
Contattami adesso al numero verde 800 661 541
Avv. Monica Pagano
Autrice del Libro “La verità scritta da un avvocato”