Ecco come uscire dai debiti con l’esdebitazione e scampa alla tremenda umiliazione dello sfratto
Indice del contenuto
- Ecco come uscire dai debiti con l’esdebitazione e scampa alla tremenda umiliazione dello sfratto
- Il segno di riconoscimento dell’esattore
- Chi è la figura del debitore più frequente?
- La “brutta reputazione di debitore” bastava a rovinare gli affari del poveretto
- Il destino dei debitori Veneziani non è molto diverso da quello che aspetta anche a te
- Esdebitazione, detta anche legge Salva Suicidi o ancora Legge 3 2012
- Come accedere all’esdebitazione cone la Legge 3 del sevraindebitamento
Venezia, primo Rinascimento.
Un personaggio petulante vestito con uno sgargiante mantello piantona un mercante di spezie evidentemente infastidito.
Il suo urlare ha un solo scopo: tutti devono sentirlo. Lui è la pittima.
Una figura a metà fra storia e leggenda, era un soggetto che veniva impiegato nelle Repubbliche di Genova e Venezia con un solo compito:
seguire un debitore moroso e ricordargli in continuazione il suo debito pendente, senza fermarsi mai.
Il pedinamento costante era accompagnato da gemiti, urla, lamenti. La pittima infatti era solita lamentarsi e urlare senza sosta seguendo il malcapitato debitore.
Il segno di riconoscimento dell’esattore
Era facilmente riconoscibile. Vestiva di rosso sgargiante e questo faceva sì che la sua presenza si notasse e tutti sapessero del debito, aumentando l’imbarazzo del pedinamento.
La prima conseguenza era ovviamente il fastidio che si creava nel debitore, ma poteva anche darsi che non fosse sufficiente.
Armato di una santa pazienza, quest’ultimo poteva continuare la sua vita ignorando la pìttima anche per un lungo periodo.
E infatti la storia non finiva qui.
Questo esattore in rosso veniva attivato solo quando era coinvolto un debito di una somma tale da ritenere necessario il ricorso ai suoi servigi.
Chi è la figura del debitore più frequente?
E chi, più che un imprenditore, un mercante, un giocatore poteva aver contratto un simile debito?
Qui entra in gioco il secondo effetto di questa snervante figura.
Il debitore, uscito di casa, si sarebbe sicuramente recato in un luogo di aggregazione o di lavoro.
E lì la pìttima l’avrebbe seguito con le sue lamentele continue.
Immagina l’effetto che avrebbe avuto la cosa su un altro mercante pronto a fare affari con il debitore, che al momento di farsi dare un assegno o di firmare un contratto, si vedeva avvicinare il visibilissimo mantello rosso e la lamentosa ricostruzione della storia patrimoniale di chi aveva davanti.
La “brutta reputazione di debitore” bastava a rovinare gli affari del poveretto
Questa insopportabile pressione psicologica spingeva la persona a ripagare la somma dovuta il prima possibile o riducendolo sul lastrico.
La pìttima era in ogni caso un soggetto pubblico, pagato dai creditori e impiegato direttamente dallo Stato.
Nei sistemi come quelli delle Repubbliche Marinare, basati sul commercio marittimo privato ma caratterizzati anche da una forte influenza dello stato, la regolarità degli scambi e dei pagamenti era un valore fondamentale, specie se avveniva fra concittadini.
Anche al Sud esisteva una figura simile.
A metà dell’Ottocento il Regno delle Due Sicilie era governato dalla famiglia Borbone, tornata al potere a Napoli nel 1815 dopo nove anni di esilio a Palermo.
Uno dei problemi di ogni stato è da sempre stata la raccolta dei soldi delle tasse. I Borbone di Napoli avevano trovato una soluzione molto particolare, simile alla pìttima veneziana: il piantone.
Si trattava di una forma di sanzione indiretta. Il contribuente moroso era costretto ad ospitare fino a due soldati in casa, facendoli mangiare e dormire a sue spese, per un periodo massimo di dieci giorni.
In caso di pagamento, il piantone veniva revocato.
Potresti pensare che queste figure per fortuna non esistano più ai nostri giorni, ma non è proprio così.
“Rimetti a noi i nostri debiti” è il primo film italiano marchiato Netflix e si ispira proprio alla figura della pìttima.
Marco Giallini interpreta Franco, un uomo cinico e spietato che vive a Roma e recupera crediti con metodi persecutori e imbarazzanti per chi ha contratto un debito.
Si veste con un’improbabile toga forense, con tanto di scritta ‘recupero crediti’ sulle spalle, e perseguita il debitore nelle situazioni più imbarazzanti.
Lo segue al ristorante, agli appuntamenti di lavoro, sul campo da golf e anche quando la vittima è con la famiglia, gridando ad alta voce il debito del poveretto che si vede così umiliato e screditato di fronte ad amici, colleghi e parenti.
I soggetti sono ispirati a quella di una vera società di recupero crediti, che veste i propri esattori con un frac appariscente per dare il tormento ai debitori.
Che le agenzie di recupero crediti spesso utilizzino dei metodi poco ortodossi per cercare di convincere i debitori a saldare le insolvenze, è cosa nota.
Alcuni anni fa fece scalpore, in Italia, l’annuncio pubblicato in rete da un’agenzia del settore che cercava di reclutare culturisti ed ex galeotti prestanti fisicamente e con pochi scrupoli, per fare pressione sui morosi.
Inoltre, a fare emergere la realtà dei metodi utilizzati in questo ambito, ci ha pensato in passato un ex professionista del settore, secondo il quale svolgere tale mansione “collide con chiunque abbia un’etica morale”.
Ma tralasciando i metodi di alcune agenzie di riscossione crediti voglio farti riflettere su un aspetto:
Il destino dei debitori Veneziani non è molto diverso da quello che aspetta anche a te
Non avrai un uomo vestito di rosso che ti segue tutto il giorno umiliandoti in pubblico ma, se a causa di un debito non pagato ti costringeranno allo sfratto, sarai costretto ad impacchettare tutte le tue cose sotto agli occhi di amici e vicini e abbandonare la tua casa.
E se ti opponi?
In quel caso l’umiliazione è anche peggiore.
Il tribunale può mandarti le forze dell’ordine a casa per costringerti a levare le tende, con le buone o con le cattive.
Arriva l’ufficiale giudiziario arrivi con il fabbro e ti mette le valigie sul marciapiede.
Riesci a immaginare l’umiliazione di essere trascinato a forza fuori dalla tua casa, dove hai vissuto per anni e dove conservi i tuoi migliori ricordi, ed essere sbattuto in mezzo alla strada sotto agli occhi di vicini e passanti che ti guardano con commiserazione e curiosità?
Qualche anno fa mi ha raggelato leggere sui giornali che una coppia di 51 e 59 anni si sono suicidati insieme: lui è morto, lei è in fin di vita.
Abitavano a Nuvolento, in provincia di Brescia, a poca distanza da dove ho il mio studio.
Lui era disoccupato da un paio di anni, lei casalinga.
La busta dello sfratto esecutivo sul tavolo della cucina, sui comodini i biglietti d’addio scritti ai parenti.
La suocera, accudita dalla donna, con la sua pensione aveva tamponato i problemi economici della coppia ma ora, dopo la sua morte, il dramma dell’indigenza era come uno spettro che si aggirava in casa.
La vergogna per i debiti era diventata insopportabile, la disperazione di non trovare vie d’uscita, l’umiliazione per essere entrati a far parte della categoria dei ‘miserabili’
Questa era la situazione vista con gli occhi delle vittime.
Troppo per andare avanti.
Ho preparato dei video che ti spiegano di cosa si tratta.
Clicca qui per guardarli.
La Legge 3 del 2012 ti dà la possibilità di tirare una riga sui tuoi debiti e ricominciare a vivere.
La mia missione è impedire che situazioni come questa si possano verificare ancora.
Prima che il peso dell’umiliazione diventi insopportabile devi sapere che esiste una legge per estinguere i debiti, ma che pochi conoscono e che ancora meno applicano.
Esdebitazione, detta anche legge Salva Suicidi o ancora Legge 3 2012
Un’espressione macabra per battezzare una normativa approvata nel 2012 dal Governo Italiano grazie alla quale un libero professionista o un semplice privato può “fallire” come una società e ripianare i propri debiti una volta per tutte, con quanto riesce a mettere a disposizione dei propri creditori, senza entrare (o uscendo definitivamente) dalla lista dei cosiddetti “cattivi pagatori”.
Nel gergo bancario un cattivo pagatore è una persona che non può ricevere credito e che, se indebitato, viene rincorsi per tutta la vita dagli istituti.
Parlo di chi non riesce più a pagare il mutuo, le tasse o di chi semplicemente perde il lavoro e si ritrova con rate di immobili o di macchinari da versare ma non può più contare sullo stipendio e cerca un modo per eccedere all’esdebitazione.
Le disposizioni, approvate con la legge 3/2012 sono la risposta tecnica a questo problema anche perché permettono di considerare estinti i debiti anche quando sei in difficoltà e non riesci a restituire l’intera cifra.
Le nuove regole italiane prevedono tutti i possibili profili di soggetti in grado di tirare una linea rossa alla voce debiti e ripartire da zero.
Dal singolo consumatore che ha contratto debiti estranei all’attività professionale, all’imprenditore commerciale, fino alle imprese con un attivo patrimoniale inferiore ai 300 mila euro, ricavi lordi inferiori ai 200 mila euro e debiti entro i 500 mila euro.
- È una legge che è veramente a favore del cittadino e probabilmente è la tua miglior soluzione per uscire dai debiti definitivamente.
Purtroppo in Italia, come purtroppo spesso accade, è pieno di gente senza che vuole approfittarsi di te, speculando sulle tue difficoltà.
Come accedere all’esdebitazione cone la Legge 3 del sevraindebitamento
Per usufruire dell’esdebitazione usufruendo della Legge 3 del sevraindebitamento,è necessario avvalersi di una consulenza a pagamento, che certi individui richiedono anche se poi non sono minimamente in grado di gestire la tua pratica. Proprio perché inesperti del settore.
Col risultato che tra qualche mese ti ritrovi nella stessa situazione, con molti meno soldi e con l’incombenza dello sfratto che si avvicina.
Dal momento che il nostro è il più importante studio legale esperto nell’applicazione della Legge 3 in Italia e abbiamo già seguito con successo centinaia di clienti ecco quello che posso fare per te. Siamo 12 legali che fanno questo tutti il giorno e i giornali parlano spesso di noi.
Per cui se hai problemi di debiti con banche ed Equitalia allora la legge del sovraindebitamento è la strada migliore che puoi prendere per liberarti definitivamente dai debiti che non fanno più dormire la notte e ti annebbiano lo sguardo sul futuro.
Esci pulito adesso.
Avvocato Monica Pagano
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