Alcune persone preferiscono la “serenità” (ormai sfuggente) di un lavoro come dipendente mentre altri coltivano il sogno di avere un’attività propria, da crescere ed accudire come un figlio.
Come nel caso di Cesare (nome di fantasia per tutalare la sua privacy) che, con non pochi sacrifici, decide di fare il grande salto ed aprire la sua tabaccheria.
Quando l’ho incontrato nel mio studio, Cesare era uomo stanco, logorato dalle preoccupazioni e dalla mancanza di sonno.
“Vorrei solo tornare ad essere la persona che ero prima di aprire quella maledetta serranda” mi disse. “Ogni giorno mi sento sempre più solo… ma quale donna guarderebbe un uomo nella mia situazione?
Nel 2003, grazie all’aiuto dei suoi genitori che hanno concesso la loro casa come garanzia, Cesare stipula un mutuo fondiario trentennale del valore di 380 mila euro e apre le porte della sua attività.
Lavora sodo ma, nonostante gli sforzi ed i sacrifici finanziari, al secondo anno la tabaccheria è già indebitata.
I debiti di un’attività in proprio
Indice del contenuto
Cesare doveva:
- Finire di saldare i debiti lasciati dal precedente proprietario nei confronti del Monopolio di Stato;
- Saldare una cartella esattoriale di circa 100 mila euro;
- Pagare le tasse e tutte le spese della sua attività.
In poco tempo la situazione degenera e si ritrova senza soldi, senza un tetto sulla testa e senza speranze verso il futuro.
Nel 2012 Cesare chiude per l’ultima volta la serranda della tabaccheria.
Fino al 2014 Cesare rimane senza lavoro. Torna a vivere con i genitori e vive grazie alla loro pensione. E’ frustrante per lui rinunciare alla sua indipendenza ma, ancor di più, pesare sulle spalle di due persone che hanno lavorato una vita ed ora, per aiutarlo, sono costrette a tirare la cinghia, ancora una volta.
Giorno dopo giorno va sempre più a fondo. Non ha soldi per pagare il mutuo, non sa come saldare i debiti e, come se non bastasse, è logorato dal senso di colpa nei confronti dei suoi genitori.
Cercare una soluzione ai debiti
Quando navigando in rete è ormeggiato sul nostro blog, il suo debito totale era di 880 mila euro.
Come è riuscito un piccolo imprenditore costretto a vivere sul divano dei genitori e a mangiare grazie alla loro pensione, a salvarsi da quella montagna di debiti?
Grazie alla legge 3 del 2012. Una legge che, da quando è stata emanata, ha aiutato migliaia di famiglie ad uscire da situazioni debitorie che credevano irrecuperabili.
Come il noto caso dell’imprenditore monzese Sergio Bramini salito agli onori della cronaca per essere stato sfrattato, pur vantando un credito di 4 milioni di euro nei confronti dello Stato, concluso grazie all’intervento del nostro studio e della legge sul sovraindebitamento.
Anche Cesare è riuscito a risolvere tutti i suoi problemi grazie alla legge 3 del 2012.
Su di lui abbiamo cucito un piano sostenibile, adatto alle sue possibilità.
Soluzione mirata al sovraindebitamento
Nella procedura liquidatoria Cesare ha messo a disposizione ai creditori:
- La quota TFR riscattabile;
- Una provvista liquida mensile di 200 euro per 48 mesi;
- La differenza tra la sua retribuzione mensile (considerata l’inopponibilità alla procedura dei due pignoramenti ivi gravanti) e la cifra di 800 euro come importo idoneo per soddisfare il mantenimento della famiglia.
Guarda il decreto del Tribunale di Novara:
I vantaggi della Legge 3
Grazie alla legge sul sovraindebitamento e all’ausilio di uno studio di professionisti seri, qualificati e con un immenso bagaglio di esperienza e casi di successo, Cesare ha:
- Abbandonato la paura di rimanere confinato per sempre nella trappola dei debiti;
- Ritrovato la voglia di vivere;
- Riacquistato serenità e fiducia verso il futuro;
- Ripreso a dormire sonni tranquilli in un letto tutto suo.
- (per la vergogna aveva perso la voglia di mettere su famiglia – con genitori no intimità no vita propria…)
Cesare ha avuto la fortuna di non inciampare in uno dei tanti avvoltoi che popolano i cieli della disperazione, alla costante ricerca di grassocce parcelle con cui nutrirsi. Avvoltoi che non hanno esperienza nel settore e che riempiono la testa dei clienti con credenze sbagliate e false nozioni pur di portarli dalla loro parte.
O in uno dei tanti presunti professionisti che, pur operando in buona fede, non hanno la più pallida idea di come risolvere casi di sovraindebitamento e finiscono per peggiorare la situazione.
Cesare si è affidato allo studio che vanta la più alta percentuale di casi risolti nel settore del sovraindebitamento. Uno studio di professionisti seri e competenti, che lavora al fianco di tante famiglie aiutandole a ritrovare le serenità.
Legge 3: a cosa stare attenti
Se anche tu stai vivendo una situazione simile a quella di Cesare:
- Non fidarti del primo che passa;
- Non lasciarti abbindolare dai consigli di amici, parenti o colleghi;
- Non affidarti a presunti professionisti che non hanno mai curato casi come il tuo;
- Fidati sempre e solo di professionisti esperti e preparati che hanno già affiancato centinaia di famiglie e che possono mostrarti uno storico.
La vita è una sola e tu meriti di essere felice.
Meriti di poter trascorrere del tempo di qualità con la tua famiglia.
Meriti di poter prendere un aereo o goderti quella vacanza che tu e il tuo partner sognate da tempo.
Meriti di vivere serenamente le feste senza la preoccupazione di non poterti permettere un regalo per i tuoi figli.
Meriti di poter offrire a te stesso ed ai tuoi cari una vita senza rinunce e senza paure.
Meriti questo e molto altro perché trovarsi in una situazione di sovraindebitamento, non è una colpa.
E’ una fastidiosa buccia di banana sulla quale chiunque può scivolare.
Noi dello Studio Pagano ti stiamo allungando un braccio al quale aggrapparti per evitare di cadere ma sta a te decidere se afferrarlo.
Non permettere a te stesso ed ai tuoi cari di vivere un altro giorno di incertezza ed un’altra notte insonne.
Ritorna padrone della tua vita..
Contattami adesso al numero verde 800 661 541
Avv. Monica Pagano