Uno dei temi più caldi cercati e dibattuti sulla Rete in questi ultimi anni. Al loro fianco campeggiano lavoro e problemi di salute. Neanche a farlo apposta, una triade a dir poco perfetta per incastrare i 3 tasselli di una condizione esistenziale comune a tutti: la precarietà.
Il problema non è tanto quello del debito in quanto tale, perché si contrae per acquistare una casa o per aprire un’attività, quanto piuttosto quello dei debiti non pagati, insoluti. Una situazione che a un certo punto non puoi più sostenere e il continuo accumularsi di queste cifre insostenibili ti portano all’inevitabile dissesto finanziario.
Debiti per le rate di un mutuo insostenibile, per un prestito strozzato nel nodo di una pesante ristrettezza economica dopo un licenziamento inatteso, o dopo il fallimento dell’azienda.
I debiti non pagati e le conseguenze dell’insolvenza
Indice del contenuto
- I debiti non pagati e le conseguenze dell’insolvenza
- Stai rischiando anche tu di perdere la prima casa per i debiti non pagati?
- Le mosse più logiche per azzerare i debiti ed evitare i pignoramenti a catena
- I debiti non pagati accompagnano la casa pignorata nel bazaar dell’asta giudiziaria
- Debiti non pagati: cosa succede in una condizione di sovraindebitamento?
- I debiti insoluti ti riducono a un guscio vuoto
- I debiti non pagati li puoi sbriciolare!
- Chiudere tutti i debiti con la procedura di sovraindebitamento
- Contattaci ora per risolvere
Il debitore finisce automaticamente in una condizione di morosità, scattano gli interessi e lievitano le cifre da restituire. Questo è il morbo. E in questa congiuntura, purtroppo, diventa molto complicato trovare una via di fuga per uscire indenni dai pignoramenti a catena e dal sovraindebitamento.
Stai rischiando anche tu di perdere la prima casa per i debiti non pagati?
Perché questa è la storia di un Architetto di Brescia, marito e padre di due figlie di 28 e 30 anni. Un uomo che ha investito tutto nel suo lavoro, ma che purtroppo deve fare i conti con un’epoca volutamente complicata e contorta. Questa consapevolezza fa ancora più rabbia di fronte alla perdita di salute, patrimonio e soldi.
Libero professionista dal 1993, il dott. Archie (NDF) vive sulla sua pelle la terribile esperienza del fallimento e della perdita. E con lui, la sua famiglia.
La principale causa di indebitamento è la stessa che si ripete dal 2008: la crisi del settore edilizio, peraltro ancora in corso. Prima di quella data funesta, già dal 2006 Archie affronta con puntualità, mese dopo mese, la rata di un mutuo fondiario stipulato per l’acquisto del suo ufficio. Dal 2010 si aggiungono anche le rate del mutuo per acquistare una prima casa e, in seguito, la seconda. Due investimenti che da buon padre previdente affronta con coraggio, pensando al futuro delle sue due figlie.
Tutto inizia con un sospetto “pallore”… fino al crollo dell’azienda ormai priva di ossigeno. Le storie sono tante ma il copione è sempre lo stesso: i profitti calano, le tasse le devi pagare per forza, così come personale e fornitori. Normali spese di ogni azienda certo, ma vere e proprie spine nel fianco se il bilancio resta sempre negativo. In questo crocevia disperante si accumulano le rate insolute e ovviamente crescono gli interessi, che intanto lievitano a vista d’occhio.
Nonostante gli eventi siano chiari, è difficile accettare che la barca sta affondando. Non puoi permetterti di pensare negativo né di mollare, perché quella è la tua professione. Cos’altro puoi fare? Se abbandoni sei finito e fintantoché puoi, resti aggrappato al lampadario con unghie e denti mentre il pavimento trema sotto i piedi. Fino a che quel timore non diventa realtà: l’azienda di Archie, come tante altre, crolla. Al suo posto restano polvere, dispiaceri.
Una circostanza esterna ha stravolto la sua vita, e la sua identità ne fa le spese, impaurita, privata di coraggio e dignità. In questi casi, purtroppo, ci si sente responsabili di aver peccato in leggerezza, forse, di aver creduto e investito in un progetto che a un certo punto ti volta le spalle, colpendo alle spalle anche tutta la tua famiglia.
Ma è davvero così assurdo sperare fino all’ultimo?
Crederci sembra esser diventato un reato, una frode. No, non è assurdo, ma non siamo più in un tempo complice di atti romantici e gesti eroici. Purtroppo. E se è vero che la tenacia paga, è altrettanto vero che la cecità può farti sbattere contro il muro.
Semplicemente perché alla burocrazia, alla legge, ai creditori non interessa nulla della tua tenacia, delle tue motivazioni, delle tue speranze, dei tuoi sogni, della tua famiglia. Il loro gradiente emotivo è pari a 0.
Ecco perché devi farti spuntare quel pelo sullo stomaco e agire subito quando ti rendi conto che tutto sta tremando sotto i tuoi piedi, prima che quel tutto finisca in frantumi. Prima di innescare, senza saperlo, un meccanismo veramente distruttivo.
Oggi, sulle spalle di Archie gravano 2 procedure esecutive che hanno come oggetto:
- immobile uso ufficio
- abitazione principale e seconda abitazione.
Le esecuzioni sono in corso e gli immobili sono stati recentemente oggetto di aggiudicazione (24-26 ottobre 2018).
Le mosse più logiche per azzerare i debiti ed evitare i pignoramenti a catena
Qual è la soluzione ai debiti? Come liberarsi dei creditori e scampare al rischio dei pignoramenti a catena, a partire da quello della casa? Il nostro pantheon.
Perdere la casa è terrificante. Chi rischia questo dopo un’ingiunzione, o finisce per non dormirci la notte oppure rimanda il problema finché la barca va…
Il problema è che sia l’estrema superficialità sia la paralizzante paura possono avere conseguenze veramente antipatiche, a dir poco.
I debiti non pagati accompagnano la casa pignorata nel bazaar dell’asta giudiziaria
Chi rischia di farsi soffiare via un bene così prezioso si ritrova con un profitto di due soldi che non basta a coprire il debito residuo. E chi avanza ancora soldi, vorrà recuperarli tutti, a tutti i costi, predando stipendio, pensione, conti in banca. E seppure fosse, disturbando anche gli eredi, un giorno, se fosse ancora in piedi quel debito non pagato!
Allora, per evitare questo ingiusto e assurdo epilogo, quando le esposizioni superano un certo importo, come nel caso di:
- prestiti personali,
- rate condominiali
- rate del mutuo,
la mossa più arguta e previdente è proprio quella di contenere la valanga dei pignoramenti. Se per caso l’immobile dovesse finire venduto all’asta, allora non solo avremmo perso la casa ma anche aperto un varco ad altri disastri. Per evitarli, è opportuno vendere la casa pignorata prima di perderla, a un prezzo superiore di quello stabilito dall’asta. Un prezzo che assicuri la somma per pagare i debiti restanti, o perlomeno una buona parte. E poi, risolvere la restante parte del debito con una proposta di saldo e stralcio.
Debiti non pagati: cosa succede in una condizione di sovraindebitamento?
Chi ha accumulato debiti non pagati probabilmente ha perso il lavoro e non ha soldi per pagare le rate, oppure ha subito il contraccolpo di una crisi apocalittica cadendo in sovraindebitamento dopo il fallimento dell’azienda. Proprio come è successo ad Archie.
Una congiunzione astrale negativa che dura dal 2008, quella che condanna alla fine migliaia di imprese crollate come lattine vuote al tiro a segno. Nessuna congiunzione astrale purtroppo, ma solo le umane fin troppo umane contraddizioni di un ‘pasticciaccio’ tra politica, economia e finanza.
Sta di fatto che le aziende abbassano le tapparelle, spengono le luci e mandano tutti a casa. Cala il sipario e tristemente il buon capomastro appende strumenti e arnesi al chiodo.
Io capisco chi sta vivendo una situazione di sovraindebitamento, il pignoramento della prima casa, prova sulla pelle sensazioni di paura e angoscia, sentendosi come un fallito senza più chance.
Assolutamente devastante, la sensazione della minaccia di perdere tutto e di danneggiare le persone amate, figli, moglie e genitori anziani.
Ma io so che non è colpa tua perché il sistema non ha cercato di frenare questo tsunami di pignoramenti che sta travolgendo l’Italia.
Non credere a chi ti dice che nessuno ti può pignorare la casa, perché la legge funziona in un solo modo. L’unico modo per togliere la casa dal rischio dell’asta è pagare interamente tutto il debito. Diversamente la tua casa viene venduta per pochi spicci lasciandoti con ancora tutto il debito… vita natural durante.
I debiti insoluti ti riducono a un guscio vuoto
Ti fanno letteralmente sentire come un delinquente con la luce dritta puntata negli occhi.
Si convive con una sensazione di minaccia che innesca un girotondo di cortisolo, così potente da avvelenare i tuoi pensieri e la tua salute.
Lo stomaco grugnisce come un maiale e i crampi si fanno sentire come chiodi pungenti nel basso ventre. Vivere in questo modo non ha molto senso.
Oggi tante famiglie vivono proprio così, senza agire, in attesa che gli eventi facciano il loro corso, dopo aver ricevuto un’ingiunzione di pignoramento.
Noi crediamo, invece, che non sia affatto giusto mettere a repentaglio tutto per una circostanza esterna. Perché questo accade, se lasci finire la casa all’asta. Questo accade se ti lasci schiacciare dal sovraindebitamento dopo aver già subito la delusione del fallimento.
Che fine fanno l’amore per i figli, l’amore per la compagna, l’amore per la vita? A un colpo inferto da un evento esterno, pratico, concreto, devi rispondere con azioni altrettanto pratiche, logiche e concrete. Soprattutto utili!
I debiti fanno sentire le persone come pecore nere.
I debiti non pagati li puoi sbriciolare!
Riceviamo tante richieste di esdebitamento da persone che sanno più che pesci pigliare e vogliono appellarsi alla Legge 3/2012, quella salva dai debiti per intenderci.
L’unica soluzione per uscire da questo incubo, a patto di saperla interpretare e applicare al proprio caso, altrimenti è solo un buco nell’acqua.
Quando i debiti sono molto salati, puoi appellarti alla legge per sovraindebitamento. Esemplificativo è il caso di Archie che, preoccupato per il mare di debiti e senza più forze, alla fine risolve la sua triste e intricata vicenda con una procedura liquidatoria.
Chiudere tutti i debiti con la procedura di sovraindebitamento
Nella procedura liquidatoria Archie mette a disposizione l’intero patrimonio mobiliare e immobiliare (pignorato) consistente in un’abitazione principale, in una seconda abitazione e nell’ufficio, oltre a una provvista liquida complessiva di € 9.600,00, da versarsi in 48 rate mensili da € 200,00 l’una.
Io ho fatto il mio e adesso tocca a te fare il tuo.
Contattaci ora per risolvere
Molte persone vivono nella soffocante condizione dei debiti non pagati, con la sensazione di dover annegare, prima o dopo, nell’insolvenza con banche, agenzie di credito, fisco.
I debiti non ti permettono di andare in contro ad una vita fatta di relax e momenti felici. Trasforma la tua vita da nero a bianco con la legge che conoscono in pochi… del sovraindebitamento.